Solitamente abbiamo a che fare con 3 tipologie di punte da trapano: da legno, da ferro e da muro. Queste punte, tutte elicoidali, sono abbastanza diverse tra loro ed è facile distinguere l'una dall'altra. Qui sotto riportiamo un dettaglio per ognuna di esse e alcuni consigli per utilizzarle al meglio.
Punte da legno
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Punta da legno |
Punte per metalli
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Punta da ferro |
Dopo aver acquistato una buona punta comprate anche l'indispensabile lubrorefrigerante che, come si evince dal termine, lubrifica e raffredda la punta prolungandone così la durata.
Il ferro va bucato a basse velocità. La punta deve "grattare" il ferro lentamente. Alte velocità, oltre ad essere controproducenti (la punta di scalda e lavora male), possono far danni.
Punte da muro
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Punta da muro |
La punta da muro si contraddistingue dalla "parte aggiuntiva": l'aletta saldata sull'estremità che vedete qui sopra (spesso colorata di rosso). La larghezza dell'aletta in punta è sempre superiore al resto della punta. Se vi capita di provare la dimensione di un tassello, ad esempio, confrontatelo sempre con l'aletta.
Il muro va forato ad alte velocità. Il trapano deve girare libero e scaricare la massima potenza. Solitamente sul trapano è presente anche un sistema per renderlo "a percussione": in pratica si aggiunge al mandrino un moto battente oltre al normale moto di rotazione. Il mandrino in questo modo batte sul muro con forte intensità (pari alla spinta che darete voi) e migliora notevolmente la capacità di perforazione.
Il muro va forato ad alte velocità. Il trapano deve girare libero e scaricare la massima potenza. Solitamente sul trapano è presente anche un sistema per renderlo "a percussione": in pratica si aggiunge al mandrino un moto battente oltre al normale moto di rotazione. Il mandrino in questo modo batte sul muro con forte intensità (pari alla spinta che darete voi) e migliora notevolmente la capacità di perforazione.